Joshua Tree è uno studioso della Cabala, che scopre di non avere ormai più molto tempo da vivere, perciò decide di fare testamento per tramandare il suo sapere e le sue conoscenze sulla cabala. Qualcuno però di fidato dovrà custodire i suoi segreti e sopratutto tenerli lontani dalle grinfie del misterioso Artigliatore. Vito Ditaranto mette in scena così in “V.I.T.R.I.O.L.” una riflessione sul bene e sul male sullo sfondo dei canali di Venezia, indagando sui rituali magici provenienti dalla Cabala Ebraica e creando un mistero che si avvolge attorno alla figura dell’enigmatico Artigliatore.
Il male, per sua stessa definizione, è quel che personalmente definisco un concetto “di omissione”, con ciò intendendo che è concettualmente non-generato, e dunque vuoto, e si può pensare che acquisisca gli attributi che acquisisce solo in virtù della propria posizione all’opposto del bene. È, per così dire, l’ombra del bene.
Ogni capitolo è ricco di dettagli e nozioni sulla Cabala, opportunamente spiegate anche al lettore completamente a digiuno sull’argomento, con rimandi a questioni filosofiche. Allestendo una trama ben solida, l’autore ci porta piano piano nel mondo della magia e dell’esoterismo, avvalorando la tesi che leggendo si imparino cose nuove: è quanto accade leggendo “V.I.T.R.I.O.L” che nasconde dietro un romanzo insegnamenti forse sconosciuti ai più e che porta così involontariamente (o forse volontariamente?) alla rilettura per non farsi sfuggire niente.
L’abilità dello scrittore è quella di far rientrare la storia allo stesso tempo in generi diversi: sembrerebbe un thriller per come si sviluppa e per la caratterizzazione dei personaggi, ma sono presenti anche numerosi elementi che lo ascrivono alla dimensione della saggistica e ciò è senz’altro frutto di un grande lavoro di ricerca e di limatura per perfezionare ogni minimo particolare.
Consigliato per chi ha voglia di leggere con la testa e apprendere cose nuove senza però rinunciare a elementi misteriosi e alla suspense dei thriller.
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La Cabala convoca gli angeli, lo avevano ammonito i suoi maestri, nessuno escluso, ma guai al cabalista incauto che al loro posto invoca un astro demoniaco.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.