Fonte immagine: Globewanderin
Tutti avranno sentito parlare della Route 66, ma di queste strade negli Stati Uniti ce ne sono tante altre. Tra queste c’è la Lincoln Highway che passando per New York collega l’est all’ovest del Paese, arrivando fino in California. Proprio questa via sarà quella intrapresa da Emmet Watson e il fratello Billy di 8 anni, per ricominciare lontani dalla cittadina del Nebraska e tentare di rintracciare la madre che li aveva lasciati molto tempo fa. Questo il fulcro principale di “Lincoln Highway” di Amor Towles, tradotto da Alessandra Maestrini per Neri Pozza.
Ad affiancare i nostri protagonisti nella loro avventura, ci sono anche Duchessa e Woolly, amici di Emmet nello speciale carcere minorile. Saranno proprio loro a far deviare Emmet e Billy dalla loro rotta, dirigendosi a New York, dove vogliono risolvere i loro conti in sospeso. Questi i punti di vista che si alterneranno lungo tutto il romanzo, ricollegandosi gli uni agli altri, così da descrivere le vicende vissute da varie prospettive. Viene dato spazio anche ad altri personaggi secondari, tra questi Sally, l’unica voce femminile, che a sua volta vuole ricominciare una nuova vita lontana dalla realtà in cui è intrappolata, emancipandosi dalla figura tradizionale di “angelo della casa” (da tenere presente che le vicende narrate si svolgono nel 1954).
A tracciare le avventure della combriccola è “Il Compendio degli eroi, degli avventurieri e degli altri intrepidi viaggiatori” di Abacus Abernathe, un libro che raccoglie le storie di alcuni dei personaggi e delle persone più note della Storia, che serviranno da vera e propria ispirazione per Billy.
“Lincoln Highway” racconta un’avventura on the road, delineando bene le idee e i pensieri dei personaggi coinvolti, offrendo numerosi colpi di scena in quello che risulta un romanzo godibilissimo, che intrattiene e fa riflettere sulle possibilità di scelta e di riscatto, che si presentano nella vita e che non si dovrebbero lasciare sfuggire o quanto meno andrebbero ben ponderate.
Consigliato per i sognatori, per chi ha letto Jack Kerouac, per chi crede nel sogno americano, per chi ama gli scrittori americani, per chi crede che si può cambiare e nelle seconde possibilità, per chi ama l’avventura mescolata alla buona scrittura.
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La citazione dal libro:
Quando ti serve l’aiuto di un uomo, una volta su due non lo trovi da nessuna parte. È andato a occuparsi di questa o quell’altra cosa di cui avrebbe benissimo potuto occuparsi l’indomani, anziché subito, e che guarda caso è proprio cinque passi fuori dalla portata della tua voce. Ma quando hai bisogno che se ne vada da qualche altra parte, non riesci a mandarlo fuori dalla porta.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.
