Edmund e Anne conducono un’esistenza tranquilla e il loro appare dall’esterno e dall’interno un matrimonio felice. Eppure l’arrivo di Arabella, la figlia della matrigna di Edmund, rimischierà le carte in tavola e farà vacillare la loro unione. Ecco che in questo modo Elizabeth Jane Howard in “Quel tipo di ragazza”, tradotto da Manuela Francescon per Fazi, insinua il dubbio nei lettori inducendoli a riflettere se la realtà delle cose è davvero quella che si vede. Infatti, basta poco per incrinare il “solido” rapporto di Edmund e Anne, un rapporto che non ha nulla di travolgente e che non è guidato da una dirompente passione, ma che piuttosto si tiene in piedi per quel senso di sicurezza e serenità che s’instaura in una lunga relazione a due.
Come di consueto, l’autrice incentra la sua narrazione sulla psicologia dei personaggi, indagandone le dinamiche di coppia e approfondendo i vari rapporti umani, colonna portante di “Quel tipo di ragazza”. Di per sé accade poco e non ci sono grandi colpi di scena o azioni memorabili, tutto si gioca con la prosa dell’autrice, elegante e raffinata, che descrive accuratamente le dinamiche dei rapporti. Ancora una volta, quindi, Elizabeth Jane Howard sfodera il suo talento e ci ammalia con la sua scrittura, volta ad analizzare il nascosto dei personaggi, senza dimenticare di far emergere una fine psicologia, punta di diamante dello stile dell’autrice.
“Quel tipo di ragazza” di Elizabeth Jane Howard è un romanzo sui rapporti che si incrinano, sulla realtà che inganna e sulla facilità con cui quello che si unisce può disgregarsi. Se si pensa al vissuto dell’autrice quanto viene raccontato assume ancora più valore, in quanto realmente accaduto: le esperienze trasfigurate prendono vita e s’intensificano nel romanzo, portando a conclusioni che forse si discostano dalla realtà. Un libro senz’altro da leggere, assecondando i pensieri dell’autrice che portano il lettore a interrogarsi su quante cose si nascondano dietro una facciata.
Consigliato per chi ama lo stile della Howard, per chi analizza la psicologia dei personaggi, per chi si lascia guidare dalla narrazione e non cerca un libro pieno di azione, per i pensatori, per chi cerca qualcosa di reale e incentrato sulle relazioni, per chi cerca un romanzo scritto da un’autrice inglese che ha tanto da dire e che affascina, anche solo con il suo stile.
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La citazione dal libro:
Ognuno sentiva che l’altro aveva bisogno della sua protezione, ma nessuno dei due voleva gli effetti di quella protezione. Ognuno pensava di dover sostenere la vita dell’altro e aveva un’alta considerazione del proprio sacrificio, che reputava nobile e generoso.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.
