“Patria” di Fernando Aramburu ha vinto il Premio Strega europeo nel 2018, raccontando gli atti terroristici dell’ETA e le sue conseguenze sulla vita delle persone coinvolte.
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Come il mare prende e dà, divide e unisce: “La leggenda del ragazzo che credeva nel mare” di Salvatore Basile
In “La leggenda del ragazzo che credeva nel mare” Salvatore Basile ci racconta del giovane Marco e di come scopre la sua vera identità grazie al mare, personaggio silenzioso del romanzo.
Ricordi d’infanzia finlandese: “Il libro dell’inverno” di Tove Jansson
Episodi di vita di una bambina legati all’inverno e descritti in modo semplice nello stile di Tove Jansson.
Rinascita e nuove speranze in “È tempo di ricominciare” di Carmen Korn
Henny, Käthe, Ida e Lina sono tornate: nel secondo capitolo della trilogia del secolo “È tempo di ricominciare” seguiamo i destini di nuovi e vecchi personaggi, scanditi dai grandi eventi storici.
La trilogia del secolo: “Figlie di una nuova era” di Carmen Korn
“Figlie di una nuova era” di Carmen Korn è il primo volume della trilogia del secolo. I grandi sconvolgimenti storici si ripercuotono sulle vite di quattro ragazze, Henny, Käthe, Lina e Ida.
Testimoni della storia: “La bambina che guardava i treni partire” di Ruperto Long
“La bambina che guardava i treni partire” è un romanzo toccante che getta uno sguardo sul periodo della Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di una bambina e delle altre persone coinvolte.
Un ritratto romanzato di Piero Gobetti: “Mandami tanta vita” di Paolo Di Paolo
Impressioni del romanzo “Mandami tanta vita” di Paolo Di Paolo, scritto con uno stile tutto particolare.
L’amore spiegato da un gatto: “Cronache di un gatto viaggiatore” di Hiro Arikawa
Recensione di “Cronache di un gatto viaggiatore” di Hiro Arikawa, che ci porta in giro per il Giappone in compagnia di un gatto e del suo padrone.
La società odierna rappresentata da un lupo: “In un chiaro, gelido mattino di gennaio all’inizio del ventunesimo secolo” di Roland Schimmelpfennig
Recensione di “In un chiaro, gelido mattino di gennaio all’inizio del ventunesimo secolo” di Roland Schimmelpfennig, tradotto da Stefano Iorio.