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Una storia che Agatha Christie ha rielaborato: racconti contenuti in “Poirot: tutti racconti” di Agatha Christie

Una storia che Agatha Christie ha rielaborato:  racconti contenuti in “Poirot: tutti racconti” di Agatha Christie

Aprile segna un altro mese in compagnia della sfida #ReadChristie2020, dedicata questa volta a una storia che Agatha Christie ha rielaborato, scritta sotto pseudonimo o pubblicata postuma. La mia scelta è ricaduta su alcuni racconti con protagonista Poirot, contenuti nella raccolta “Poirot: tutti i racconti”, di cui vi parlo un po’ qui di seguito.

Ne “L’espresso per Plymouth”, tradotto da Lydia Lax, pubblicato nel 1923 e rielaborato nel 1928 nel romanzo “Il mistero del treno azzurro”, la ricca Flossie Carrington viene assassinata sul treno per ottenere i suoi preziosi gioielli e a Poirot viene affidato l’incarico di scoprire chi è stato. Con la sua solita verve e con l’aiuto del capitano Hastings, Poirot condurrà brillantemente le indagini e arriverà alla soluzione del caso, ovviamente ben lungi dall’essere scontata e dal ricadere sul primo sospetto, cioè il marito da cui Carrington stava divorziando. La Christie dimostra anche qui di dare un buon ritmo alla storia, pur essendo questa molto breve.

In “Triangolo a Rodi”, tradotto da Grazia Maria Griffini, pubblicato per la prima volta nel 1936 e rielaborato nel romanzo “Corpi al sole” nel 1941, ritroviamo Poirot in vacanza e alle prese con un intrigo d’amore, tematica che spesso ricorre nei romanzi della Christie. Infatti, va in scena sull’isola di Rodi un triangolo amoroso che vedrà la signora Valentine Chantry assassinata e a Poirot spetterà l’arduo compito di svelare il mistero. Ancora una volta Poirot non si smentisce mai con il suo acume imbattibile e il suo aplomb belga che gli permetteranno di risolvere il caso. Inutile ripetere che anche qui la soluzione è ben lungi dall’essere scontata e l’intrattenimento è come al solito assicurato.

Infine, tra i tre racconti quello che mi è piaciuto di più è stato “Il caso del dolce di Natale”, tradotto da Grazia Maria Griffini, che introduce Poirot alle tradizioni natalizie inglesi. Infatti sarà invitato da una ricca famiglia britannica a festeggiare il Natale con loro per scoprire chi ha rubato un rubino in loro possesso. Ecco che la cucina entra prepotentemente in scena, diventando quasi l’arma di risoluzione del caso, che prenderà però una piega più arzigogolata e meno banale di quanto ci si possa aspettare. Un racconto che riunisce in sé l’atmosfera natalizia, il senso di amore e di comunione in cucina e a tavola, senza dimenticare di dipingere un mistero particolare e degno della migliore tradizione di Agatha Christie.

Leggendo queste tre storie ho avuto un primo assaggio dei racconti della Christie, non meno intriganti e ben strutturati e che non sfigurano affatto di fronte ai suoi romanzi. In “Poirot: tutti i racconti” si staglia prepotentemente all’orizzonte la stoffa della scrittrice, che contraddistingue senz’altro Agatha Christie e che già solo da questi tre racconti viene riconfermata.

Consigliato per chi vuole leggere racconti piacevoli, divertenti e brillanti, per chi ama il giallo, per gli amanti di Agatha Christie, per tutti quelli che si appassionano ai misteri e vogliono risolverli, per chi è affetto dalla sindrome da detective.

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La citazione dal libro:

Poirot rabbrividì ancora di più. Il pensiero di una casa patrizia inglese, che risaliva al Quattordicesimo secolo, lo riempiva di apprensione. Troppo spesso gli era capitato di soffrire in certe case di campagna della vecchia Inghilterra! Lanciò un’occhiata compiaciuta e soddisfatta intorno a sé, a quell’appartamento accogliente e moderno con i suoi termosifoni e tutte le ultime invenzioni brevettate per evitare ogni corrente d’aria

Tratto da “Il caso del dolce di Natale”

Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.


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