Un mix di libri con citazioni on the rocks

Un percorso di rinascita scoprendo il mondo dei funghi: “La via del bosco” di Long Litt Woon

Un percorso di rinascita scoprendo il mondo dei funghi: “La via del bosco” di Long Litt Woon

Fonte immagine: Globewanderin

Per prendere in mano questo libro bisogna amare i funghi oppure essere pronti a volere scoprire tante curiosità sull’universo fungino o essere ammaliati dalle belle copertine di Iperborea. Sono questi i motivi di base da cui potrebbero essere spinti i più a leggere “La via del bosco” di Long Litt Woon, tradotto dal norvegese da Alessandro Storti. Al suo interno non solo viene svelato gradualmente l’universo meraviglioso dei funghi, ma ci si avvicina alla sfera privata dell’autrice che supera la perdita improvvisa del marito grazie a un crescente interesse per questa specie del bosco. Gli aspetti nozionistici si alternano ad altri più umani e ciò amplia notevolmente il campo d’interesse per tutti i tipi di lettori.

La via del bosco” di Long Litt Woon non racchiude solo nozioni sui funghi, ma ci permette di esplorare un mondo affascinante, naturale, che vive e dà la vita. Infatti da un interesse così singolare, nascono nuovi legami, nuove scoperte e nuove sensazioni. Mentre si legge, sembra quasi di entrare in una dimensione diversa, popolata da miceti, da fan ed esperti fungaioli. Grazie a una guida d’eccezione, la nostra autrice, veniamo a conoscenza delle abitudini di chi va per funghi, ci soffermiamo su alcune specie in particolare, veniamo indirizzati ai loro odori, sapori e giungiamo persino a un menu completo a base di funghi (per veri intenditori o per semplici ghiottoni). Tutti i dettagli vengono spiegati chiaramente e in modo adatto a un pubblico di neofiti; una grafica accattivante in due colori (il nero consueto per le parti dedicate ai funghi e il verde per le riflessioni personali dell’autrice) e schede di approfondimento su alcuni funghi rendono “La via del bosco” una vera chicca da leggere e custodire.

A distanziare questo scritto da un normale manuale sui funghi sono le parole delicate dell’autrice, che attraverso la sua passione per queste specie ci racconta di lei e in particolare di un momento difficile della sua vita. Ecco che partendo da una prospettiva fungaiola si arriva a riflessioni importanti sulla vita e sulla morte, in un continuo accostamento tra il mondo vivente e quello al di là della percezione umana.  E quando da argomenti di nicchia si toccano considerazioni più profonde e ci si ritrova davanti  a confessioni private e intime, quello è un libro che lascia il segno e che volente o nolente ha un quid in più, quel particolare che lo farà rimanere impresso nel tempo. Tutti questi particolari si ritrovano ne “La via del bosco” di Long Litt Woon, dove natura, funghi e vita si intrecciano creando un legame indissolubile, un’ancora di salvezza mentre si sta andando alla deriva.

Consigliato per gli amanti della natura, per chi ama fare le scampagnate nei boschi, per chi adora i funghi e non vorrebbe solo mangiarli ma è interessato a conoscerne pure le caratteristiche, per chi rispetta l’ambiente, per chi vuole tirarsi su, per chi sta attraversando un momento difficile, per chi vuole riprendersi da un grande dolore, per chiunque abbia voglia di cimentarsi in una lettura un po’ diversa dalla solita.

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La citazione dal libro:

Era un pensiero strano, per me, abituata com’ero ad avere Eiolf  come testimone di tutta la mia vita di adulta. E in quanto testimone di vita, Eiolf era la persona a cui non mi toccava spiegare le cose, cose che avevano un senso per noi due soli, e che per altri erano prive di significato. Quando si perde il testimone della propria vita, si perde anche una parte di se stessi. È stato quello il momento in cui ho capito che cominciava a prendere forma un nuovo capitolo della mia esistenza.

Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.


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