Viaggi e letture ben si legano tra loro; infatti con i libri si viaggia con il pensiero e si va laddove non è ancora possibile andare. Leggere può essere un viaggio tra i mondi, per paesi e un modo per immergersi in una cultura lontana o anche un modo per ampliare le proprie conoscenze. Chi avrà tra le mani “Iro iro” di Giorgio Amitrano, traduttore di lingua giapponese di autori del calibro di Haruki Murakami, avrà l’opportunità di fare tutte queste cose insieme.
Come l’autore spiega, il titolo rimanda alla varietà strettamente collegata a un forte cromatismo, quindi questo termine giapponese potrebbe essere tradotto in italiano come “variopinto”. Infatti variopinto e variegato è il percorso che Amitrano ci fa intraprendere, soffermandosi sulle sue idee sul Giappone e le sue esperienze vissute nella terra del Sol Levante. Attraverso il suo sguardo scopriamo delle sfaccettature della cultura giapponese e ci vengono rivelate delle curiosità di questo affascinante popolo, ricco di storia e tradizioni. Si comincia con la scrittura, per poi passare allo spazio riservato alle cerimonie, come quella del tè ma anche del caffè, toccando il valore simbolico delle stagioni, la popolarità del karaoke, per terminare con i concetti di felicità e bellezza, così come vengono considerati nella cultura giapponese.
In maniera facile e leggera, Giorgio Amitrano ci illustra il suo Giappone con incursioni nella cultura letteraria e cinematografica, rimanendo allo stesso tempo ben saldo alle tradizioni particolarmente care ai giapponesi. Ne emerge così un quadro moderno con una forte dose di tradizionalismo alla base, che non assume però una connotazione negativa. Con “Iro iro” non resta altro che mettersi comodi e cominciare a sfogliare pagina dopo pagina il Giappone visto dagli occhi di chi in questa cultura ha deciso di immergersi e che ha imparato ad amare in molti suoi aspetti.
Consigliato per chi vuole sapere qualcosa di più sul Giappone, per chi ama i libri che abbracciano diversi ambiti del sapere, per chi cerca qualcosa di più di una semplice guida, per chi si aspetta consigli e riflessioni da chi il Giappone l’ha visitato e vissuto sulla propria pelle, per quelli che apprezzano i diari di viaggio ma con un quid in più.
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La civiltà giapponese infatti è caratterizzata da un rapporto con la natura, e in particolare con le stagioni, talmente forte da poterlo considerare un elemento identitario. Non mi riferisco solo alla tradizione della poesia classica, della pittura e del teatro nō, con le loro rappresentazioni di una natura fortemente idealizzata, ma all’insieme della cultura nipponica, con il suo amplissimo ventaglio che va dall’arte più elevata alle tradizioni popolari agli usi della vita di ogni giorno.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.