Fonte immagine: Globewanderin
Quante volte compriamo libri? I lettori sanno bene quanto sia importante leggere e rifornirsi della materia prima più importante per alimentare la loro seta di conoscenza: i cari, vecchi libri. Tuttavia, non di rado ci si affida a Internet per praticità e/o pigrizia. Viene così a mancare quel contatto umano, come spesso accade in una società sempre più digitalizzata, dato dall’entrare in una piccola o grande libreria, dove ad attenderci ci sono quelle figure, ormai quasi mitiche, dei librai. A ricordarci dell’importanza dei librai e delle librerie, quest’anno ci ha pensato Edizioni Clichy con la sua “Guida tascabile delle librerie italiane viventi“.
Il progetto è utile e originale, e ogni bibliofilo non dovrebbe farsi sfuggire questo volume. Ovviamente la pretesa non è quella di elencare tutte le librerie presenti sul territorio nazionale, ma partendo in un viaggio da sud a nord, conosciamo alcune librerie che hanno risposto all’appello di Edizioni Clichy. Il risultato è un simpatico ritratto di diverse librerie in varie città, che emerge rispondendo a domande quali: “che tipo di libreria sei in una parola, a chi vorresti vendere un libro, qual è la domanda più strana che ti abbiano mai fatto”, ecc. Il tutto è corredato dalla storia di ciascuna libreria in 280 caratteri.
Non si tratta quindi semplicemente di un elenco, ma tra una libreria e l’altra si scoprono chicche, aneddoti e curiosità, che ci avvicinano maggiormente a questi luoghi e ce li fanno apprezzare di più. “Guida tascabile delle librerie italiane viventi” ci svela le librerie del Belpaese e si presenta così anche come un itinerario turistico particolare, molto caro agli amanti dei libri. Perché quindi non entrare in una libreria mentre si è in visita in una città? Non è forse anche questo un modo di conoscere alcune delle principali attrazioni locali?
Grazie alla “Guida tascabile delle librerie italiane viventi” si puntano i riflettori su librerie e persone che animano questo luogo di cultura, troppo spesso sottovalutato e che purtroppo rischia di venire dimenticato. Chiunque legga dovrebbe rivolgersi a queste istituzioni e supportarle, perché se chiudono le librerie è una sconfitta per la società e un mancato arricchimento a livello personale. Chi ha a cuore queste tematiche, dovrebbe quindi acquistare “Guida tascabile delle librerie italiane viventi” per conoscere, approfondire, arricchirsi e per scoprire un canale importante per la diffusione dei libri.
Consigliato per tutti i lettori, per chi ama visitare le librerie delle varie città, per chi cerca il perfetto regalo da fare a un amante dei libri, per gli amanti della cultura, per coloro che ricercano il contatto umano, per chi crede che le librerie devono continuare a esistere, per chi vuole salvaguardare un bene comune della società.
Per orientarvi vi lascio i link IBS dell’ebook e del libro cartaceo. Se vi va di dare un piccolo contributo per sostenere il blog, acquistando tramite questi link, riceverò una percentuale. Grazie!
Ora più che mai è importante sostenere le librerie fisiche ed evitare che i librai in carne e ossa diventino delle figure mitologiche, sostituiti da schermi e tastiere, senza più modo di richiedere quel consiglio personale che solo in questi luoghi è possibile scambiarsi ancora. Per questo potete decidere di acquistare questo libro direttamente dalla vostra libreria preferita e riceverlo comodamente a casa, utilizzando Bookdealer.
La citazione dal libro:
In questo senso le librerie per un Paese, qualunque Paese, secondo noi sono come gli ospedali, le scuole, le piazze, le strade, i lampioni e i marciapiedi. Sono uno degli elementi del vivere insieme, del condividere, del crescere, del capire. E una comunità, una città anche piccola, un borgo, un quartiere di una grande città, senza una libreria sono un luogo povero, senz’anima, senza cuore, senza testa, senza prospettive vere e possibili. Perché è nelle librerie che si trovano i libri, e che si trovano anche i librai. E chi sono i librai? Sono persone, come tutte noi, che però hanno scelto di dedicare la propria intelligenza, il proprio talento, il proprio tempo, il proprio futuro a proporre e forse persino a creare cultura.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.