Il mese di febbraio per la #ReadChristie2020 è stato dedicato a una storia che Agatha Christie amava e tra le possibili proposte ho scelto “Verso l’ora zero” di Agatha Christie, tradotto da Lia Volpatti per Mondadori. Il romanzo inizia spiegando cosa sia l’ora zero, ovvero il momento decisivo che porta alla risoluzione del delitto. Questa volta a essere uccisa è Lady Tressillian, una nobildonna con una grande villa in Cornovaglia dove si ritrova Nevile, il quasi figlio adottivo della donna, sua moglie Kay, l’ex moglie di lui Aubrey, lo spasimante da sempre, Ted Latimer, e altri ancora. A far luce sulle indagini ci sarà il sovrintendente Battle e suo nipote Jim Leach, un ispettore di polizia.
Salta subito all’occhio la particolare struttura narrativa, divisa quasi in nuclei, dove in ogni parte viene fatta luce su personaggi diversi, per concentrarsi solo verso l’ultima metà del libro sullo svolgimento delle indagini vere e proprie e la scoperta dell’omicida. La narrazione risulta per buona parte intrisa di dialoghi che ci permettono di dirimere le sorti della vicenda. Si ravvisano quindi molti elementi che potrebbero accostarsi maggiormente a una rappresentazione di una pièce teatrale, dato che poi questa storia è stata inscenata per il teatro. Senza contare che anche i capitoli del romanzo rimandano forse a questo tratto o è un caso che il titolo di uno di questi sia “Una mano dietro le quinte”?
Personalmente, questo è stato il primo romanzo che ho letto con il sovrintendente Battle, un tipo singolare ma non quanto Poirot, che non mi ha finora particolarmente conquistata. Ciononostante la regina del giallo colpisce ancora e il suo stile rende comunque il romanzo piacevole e mai pesante. Tuttavia, a mio avviso ci sono molte parti descrittive che divagano un po’ dal fulcro della storia e che se da un lato sono apprezzabili come un tentativo di andare oltre il giallo e dare un maggiore spessore ai personaggi, indagandone la psicologia e soffermandosi su considerazioni generali (sulla vita, sugli esseri umani, sul suicidio), dall’altro sembrano un po’ scialbe ed estremamente lunghe.
“Verso l’ora zero” di Agatha Christie è un romanzo interessante per quanto riguarda la struttura narrativa e che, come sempre, si fa apprezzare per le doti stilistiche dell’autrice, ma forse le molte divagazioni hanno sviato troppo la mia attenzione. Forse la scrittrice avrà particolarmente amato creare questo intreccio, ma nel mio caso si è trattato solo di una lettura piacevole ma non indimenticabile.
Consigliato per i fan di Agatha Christie, per chi ama la commistione tra vari generi, per chi si appassiona a leggere le rappresentazioni teatrali oltre che guardarle, per chi riesce a mettersi nei panni della scrittrice, per chi vuole conoscere ogni opera della Christie, per chi vuole leggere una storia con il sovrintendente Battle.
Per orientarvi vi lascio i link IBS dell’ebook e del libro cartaceo. Se vi va di dare un piccolo contributo per sostenere il blog, acquistando tramite questi link, riceverò una percentuale. Grazie!
Ora più che mai è importante sostenere le librerie fisiche ed evitare che i librai in carne e ossa diventino delle figure mitologiche, sostituiti da schermi e tastiere, senza più modo di richiedere quel consiglio personale che solo in questi luoghi è possibile scambiarsi ancora. Per questo potete decidere di acquistare questo libro direttamente dalla vostra libreria preferita e riceverlo comodamente a casa, utilizzando Bookdealer.
La citazione dal libro:
Dunque, quando si legge il resoconto di un delitto, oppure anche un romanzo giallo basato su un delitto, di solito si comincia con il delitto stesso. Ecco, questo è sbagliato. Il delitto comincia molto tempo prima. Un delitto non è la conclusione di una serie di circostanze che convergono tutte verso un solo punto in un determinato momento.
Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.