Un mix di libri con citazioni on the rocks

L’orrore psicologico di Shirley Jackson in “La lotteria”

L’orrore psicologico di Shirley Jackson in “La lotteria”

I film ci hanno abituati a scene truculente in cui è l’effetto visivo a fare paura: una ragazza posseduta dal demonio, persone trasfigurate e mostri di vario tipo sono, in genere, alcuni esempi di elementi che compaiono negli horror. Ma anche altro può fare paura, come accade nei libri di Shirley Jackson, che mira a terrorizzare in maniera subdola, incutendo il timore nella mente e facendo leva sulla psicologia del lettore. È quanto si riscontra anche ne “La lotteria”, una raccolta composta nel complesso da quattro racconti (traduzione di Franco Salvatorelli per Adelphi), scritti con lo stile elegante e il tocco classico della Jackson.

In ogni racconto non vi è qualcosa che spaventa in senso stretto, ma s’insinua un orrore psicologico, che terrorizza e blocca a livello psicologico. Ad esempio il prendere vita di un pupazzo ne “Il fantoccio”, una presenza fantasma ne “Lo sposo” o l’ombra della pazzia ne “Il colloquio”. Si tratta della descrizione di scene di vita comune che nascondono però qualcosa di soprannaturale e inquietante, contribuendo a creare un senso di angoscia e paura, tipico della Jackson. Proprio qui si nasconde la sua maestria: mettere in scena l’orrore con la suggestione delle parole e della storia.

Su un piano più enigmatico rimane il racconto che dà il titolo all’intera raccolta, “La lotteria”, dove viene raccontata lo svolgersi di una lotteria dall’esito insolito in un paesino tranquillo. La sensazione prevalente è agghiacciante e quindi si riconferma ancora una volta l’inquietudine e il terrore istigati da un sapiente uso della penna.

In definitiva, “La lotteria” è una raccolta di racconti snella, dai toni classici, che riesce in ogni caso a stupire e a inquietare con finali non scontati. Perfetta per chiunque cerchi qualcosa che faccia paura a livello cerebrale piuttosto che sul piano visivo.

Consigliato per chi cerca qualcosa di inquietante sul piano psicologico, per chi legge il genere fantastico e horror, per chi ricerca un canone classico anche in generi considerati più di nicchia, per chi vuole scoprire una grande scrittrice, per chi ama i racconti di qualsiasi tipo, per chi vuole leggere un’autrice consigliata da Stephen King, per chi cerca qualcosa di breve ma intenso da leggere.

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La citazione dal libro:

La mattina del 27 giugno era limpida e assolata, con un bel caldo da piena estate; i fiori sbocciavano a profusione e l’erba era di un verde smagliante. La gente del paese cominciò a radunarsi in piazza, tra l’ufficio postale e la banca, verso le dieci. In certe città, dato il gran numero di abitanti, la lotteria durava due giorni, e bisognava iniziarla il 26 giugno; ma in questo paese, di sole trecento anime all’incirca, bastavano meno di due ore, sicché si poteva cominciare alle dieci del mattino e finire in tempo perché i paesani fossero a casa per il pranzo di mezzogiorno.

Per altre citazioni consultate Cocktail di citazioni.


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